La mia Intervista al “The Huffington Post”

Intervista con Dawn Airaghi di Huffpost parlando del mio romanzo, dei miei viaggi e dei mei sogni…

Se volete leggere la mia intervista cliccate su questo link: https://www.huffingtonpost.com/entry/alessandro-cusinato-sa-come-vivere-la-vita-al-massimo_us_5a1d7028e4b07bcab2c69a1a

 

Grazie mille Dawn !!!

Visitate la sua pagina : https://www.facebook.com/DawnAiraghiHuffPost/

 

#L’ISOLA DI BREEZE (Romanzo)

Sorgente: #L’ISOLA DI BREEZE (Romanzo)

Eccolo!
Dopo più di due anni di fatica e passione, posso finalmente annunciarvi con molta emozione che il mio romanzo è pronto!
Un viaggio all’avventura in un’isola meravigliosa tra sogno, realtà, popoli antichi, natura e fantasia.
Chi volesse leggerlo può contattarmi personalmente! Sarò felice di consegnarvi una copia! oppure potete trovarlo qui nella versione cartacea:
http://ilmiolibro.kataweb.it/…/f…/334824/lisola-di-breeze-3/

O nella versione e book:

Grazie mille!!

 

Raggio di sole

Aprii gli occhi, rimasti chiusi e sognanti per tutta la notte e al mio fianco mi sorprese il volto sorridente di un raggio di sole. Un raggio caldo, dolce e profumato. Mi emozionò, e in silenzio sfiorò il mio cuore, svegliandolo e facendolo battere sempre piu forte. Non ci fù bisogno di alzare la tapparella, quel raggio talmente puro illuminò tutta la stanza. Ancora uno sguardo, e sorridendo decisi di portarlo dentro di me per tutta la giornata. “Mi illuminerà nei momenti più buii e difficili”. Pensai..
La giornata passò e ritornò la sera, e il raggio vellutato si riaddormentò con me spegnendosi pian piano tra le mie braccia. Mi baciò di luce stringendomi ai suoi dolci raggi. Sognai di svegliarmi insieme a quella dolce luce per molte future mattine, e portarla dentro per molti giorni..magari per sempre.
Perché quella luce era l’unica cosa che mi mancava per essere felice.

Ma.. se nè andò ..

Ora terrò sempre un po’ socchiusa la mia tapparella, lasciando aperto un piccolo spiraglio. Aspetterò che lei, la luce,  la oltrepassi attendendo stupito, che giunga fin sopra i miei occhi e dentro al mio cuore.

Alessandro Cusinato

 

MAURITIUS e la sua anima – Diario di viaggio

Sarà stato solo un sogno, ma posso assicurarvi che al mio risveglio avevo ancora  la bocca spalancata dall’emozione mentre ripensavo a quello che avevo appena vissuto. Ricordo di essermi catapultato all’improvviso all’interno di un immenso giardino dell’eden. Banani ,palme, ibisco, frangipane e frutti tropicali coloravano l’intero paesaggio di profumi e colori estasiatici. Camminavo accaldato con indosso la mia canottiera e sulle spalle portavo uno zainetto mentre scimmiette e pappagalli rallegravano con la loro presenza la selvaggia natura incontaminata che mi circondava. Afferrai la mia macchina fotografica pronto per catturare con uno scatto i momenti più suggestivi.

 

Affascinato mi voltai , notando ampie distese di canna da zucchero , the e vaniglia che con il loro profumo mi condussero insieme alla deliziosa fragranza del fiore di frangipane, all’interno di un piccolo villaggio. Uomini e donne sorridenti banchettavano all’aperto con piatti piccanti speziati dai sapori forti. Quei caratteristici odori stuzzicarono in me l’appetito e per un attimo riuscirono addirittura  a farmi dimenticare il buon profumo di vaniglia e frangipane. Il sorriso di un uomo gentile, mi donò poggiando nelle mie mani un piatto contenente una squisita prelibatezza da assaggiare. Ma il richiamo di un delfino mi fece ricordare che dovevo proseguire la mia marcia fino al mare. Giunsi su una spiaggia di sabbia bianchissima che leggiadra si strofinava pungente sulla mia pelle abbronzata dal sole dei tropici.

 

Davanti ai miei occhi , uno spettacolo maestoso : l’mmensità dell’oceano indiano. Ma nonostante la sua grandezza, sapevo di essere protetto da un meraviglioso muro di coralli colorati che come una cinta circondavano quel giardino e la sua cristallina piscina salata. Nel frattempo qualche imponente onda oceanica in lontananza tentava invano di penetrare oltre la cinta, con il muro naturale della barriera corallina che potente le respingeva. Tranquillizzato e Innamorato dalla cristallinità di quell’acqua tiepida, mi tuffai nuotando tra delfini e tartarughe. Incontrai alcune specie di pesci che fin ora avevo visto solo negli acquari. Mi senti leggero, felice senza il peso dello stress della mia normale vita. Mi sembrava di volare immerso nel blu di quella parte calma e tranquilla dell’oceano. Poi di colpo iniziò a piovere. Era la classica nuvola di pioggia giornaliera che dall’alto bagnava l’intera isola. Era ora di tornare all’interno del giardino e andare a caccia dello scatto più bello e suggestivo da fare.

 

Alzando lo sguardo però, uno strano animale simile a una gallina mi fissò domandandomi: – Straniero, prosegui il tuo viaggio senza far del male a questa terra .-
Rimasi di sasso. Ma poi lo strano essere scomparì e senza dar molto peso alle sue parole continuai a camminare.
Il sentiero mi portò dritto verso un lago chiamato ” Gand Bassin” ” dove l’altissima statua del dio Shiva sorgeva impetuosa . Un pappagallo cinguettandomi nell’orecchio mi sussurrò che per la gente induista del posto il lago era sacro. Scrutando il lago e sulle sue sponde notai con grande fascino che vi sorgevano  numerosi templi induisti. – Ecco questo è un altro ottimo motivo per scattare una foto. –  pensai . Poi in silenzio entrai in un tempio rigorosamente a piedi scalzi .

 


Ma il pappagallo molto saggio mi consigliò di proseguire il mio cammino fino a “Chamarel ” promettendomi che li avrei trovato il più chimerico scatto fotografico che cercavo. Mi disse di proseguire dritto per qualche chilometro sopra il monte e poi ci sarebbe stata Tarta, una tartaruga gigante che mi avrebbe accompagnato a Chamalet. Lo ascoltai e poco dopo incontrati proprio Tarta. Era enorme ma gentile e mi disse di risalire sul monte ancora un po’ più in alto e che poi avrei assistito a uno spettacolo della natura unico al mondo. Sali più sopra arrivando a destinazione. Vidi qualcosa di unico al mondo. Rimasi immobile con la bocca spalancata. Ammirai una zona ricoperta da sette strati di sabbia ognuno di colore diverso (rosso, marrone, viola, verde, blu, porpora e giallo) Uno spettacolo naturale dato alla vita dai caldi raggi del sole contro la terra di origine vulcanica di quell’esclusivo luogo.

 

Altre tartarughe giganti che tranquille passeggiavano sopra quella fantastica terra colorata guardandomi perplesse mi domandarono : – Ma lo sai come si chiama questo posto? –
– No.- gli risposi
– Si chiama Terra dei sette colori . – mi risposero in coro pappagalli , tartarughe e quello strano animale simile a una gallina che avevo incontrato poco prima .  Presi la macchina fotografica e scattai una foto ad dir poco meravigliosa . Ma come in tutti i sogni venni sbalzato imprevedibilmente di nuovo in mare , dove un delfino mi trasportò su un isoletta incantevole chiamata ” L’isola dei Cervi”.
Una volta giunto sulla più piccola isoletta mi accorsi che il mare e la spiaggia sembravano ancora più cristallini . Con mio grande stupore osservai sotto riva, centinaia di stelle marine che garbate abitavano il cielo azzurro dell’oceano. Ne presi una in mano estraendola fuori dalla superfice dell’acqua.

Ma a quel punto lo strano essere somigliante una gallina appollaiato a riva tra le palme osservandomi esclamò – No straniero, le stelle marine non possono vivere se estratte fuori dall’acqua del mare .- Sbalordito e confuso rilasciai immediatamente la stella sommergersi nell’acqua .
A quel punto incuriosito gli domandai.
– Ma tu cosa sei? –
Lo strano essere apri le ali e con fare aggraziato mi rispose:
– Ma come non lo sai ? Sono l’anima dell’isola straniero..tutti mi chiamano DODO .-,

La commozione mi congelò il sangue . Caddi nell’acqua svenuto e privo di sensi .
Mi risvegliai nel mio letto ancora emozionato .
Avevo parlato con un animale estinto da secoli , nato e cresciuto soltanto su quell’isola paradisiaca e che a causa dell’invasione dell’uomo si era estinto per sempre .

L’isola di Mauritius è uno dei pochi paradisi terrestri rimasti che ho avuto la fortuna di visitare . Spero con tutto il cuore che l’anima del Dodo protegga quest’isola per sempre . Sarebbe bello pensare che un giorno il Dodo , possa tornare a giocare tra le canne da zucchero, nella vaniglia o sulla terra dei sette colori del vulcano . Sperare non costa niente , anche se in questo caso “sognare ” un suo ritorno sembra molto più logico .  Che dio benedica la natura e .. che dio punisca la cattiveria dell’uomo .

Alessandro Cusinato

La piovosa felicità

Quando piove …ogni pensiero precipita a terra forma una pozza e la riempie di tristezza. Le nuvole basse e nere oscurano l’umore della gente e il vento sposta lontano il loro entusiasmo. Uomini e alberi si confondono spogli e malinconici nella verde boscaglia confinante con la grigia strada della loro giornata.
Ma…
Quando piove, ogni piccola goccia cadendo mi rallegra…
Non mi serve nessun ombrello e sorrido mentre osservo il piangere del cielo. Le gocce mi rimbalzano sul viso bagnandomi la fronte. Mi sporco le scarpe inciampando in una pozza d’acqua colma d’allegria. Cammino per le vie del centro e mentre respiro il buon profumo d’acqua piovana, ricerco il mio sole immaginario dentro gli occhi delle persone. La calma inzuppa il mio umore e rilassato spalanco la bocca, assaporando il gusto molto positivo che solo questo tempaccio può regalarmi.
Sono l’unico che canta sotto la pioggia e La gente mi osserva stranita.
Oggi è una magnifica giornata di pioggia!
Alessandro Cusinato

QUELLA NOTTE DI PARIGI

#QUELLA NOTTE DI PARIGI..

Sono a Parigi . Apro un libro e inizio a leggere una breve favola : “C’era una volta una serata qualunque in una città spensierata . Ma Poi all’improvviso tanti colpi generati da un infame odio, spensero per sempre la vita di centinaia di giovani ragazzi .” Con un groppo al cuore Lo richiudo. Cerco di trovare un un lieto fine anche se so che non esiste. Cerco di capire il perché . Mi sento triste e ripongo il libro . Piango.  Non voglio mai più rileggere questa maledetta favola.

Alessandro Cusinato

FIRMA BOOK CON KEN FOLLET

La mattina di domenica 7 dicembre 2014 Presso la MONDADORI di piazza Duomo di Milano , il maestro Ken Follet ,si prestava a incontrare il suo pubblico e a firmare le copie del suo ultimo romanzo “I giorni dell’eternità” appassionante conclusione dell’epica trilogia “The Century”.
Io e il mio socio Daniel dei “i due cognac” ci siamo immediatemente recati in Mondadori per incontrare il grande Follet.

Follet mi autografa il suo libro con una dedica ..che emozione !!

Alessandro Cusinato
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BOOK CITY -MILANO CON WILBUR SMITH

BOOK CITY – MILANO

Domenica 16 novembre 2014 a Milano é andato di scena l’evento “Book City”. Insieme al mio amico e collega del gruppo “i due cognac” Daniel, mi sono immediatamente recato dal grande maestro dell’avventura Wilbur Smith. Affascinato e incuriosito, ho assistito alla presentazione del suo nuovo romanzo “Il Dio del deserto”.

Wilbur mi autografa il suo libro! Un onore!

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