Il Travel Blog “TripOrTrek” racconta il mio viaggio in Sud America

Queste sono le parole di Sara, una viaggiatrice che come me ama raccontare dei suoi viaggi nel suo meraviglioso Travel Blog  www.triportrek.org

“Dai viaggi nascono incontri, storie e nuove amicizie. Ho creato la rubrica “Meet the blogger” per raccontare le avventure di amici vicini e lontani.
Oggi vi porto in Sud America con Alessandro” 😉

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Diario di viaggio Perù- BOLIVIA COPACABANA

22 Agosto      BOLIVIA – COPACABANA

Oggi è un giorno particolare. L’escursione in terra boliviana non era programmata nella mia road map. La decisione di sconfinare l’ho presa ieri, durante la cena a Puno con degli amici conosciuti in giornata che mi avevano consigliato di andarci.
Parto alle 3 del mattino. Tre ore di bus e arrivo al confine. Qui perdo diverso tempo per le pratiche burocratiche, scendo dal bus e dopo aver messo il timbro d’uscita dal Perù sul passaporto proseguo a piedi attraversando un mercato per un centinaio di metri in quella che è la terra nessuno verso la dogana boliviana.


Anche qui vi è una lunga prassi per il timbro sul passaporto. i Poliziotti boliviani non hanno un viso molto simpatico. Anzi, Il più “tranquillo” ha una cicatrice sul viso. Si fatica a guardarli negli occhi, quindi penso sia meglio abbassare lo sguardo e proseguire. Una volta timbrato il passaporto risalgo sul bus e proseguo per qualche chilometro fino a Copacabana. Siamo a 3800 metri di altitudine e la sponda boliviana del Lago Titicaca mi attende.
Mi fa un certo effetto sapere che sono in un altro stato sudamericano affascinante e ancora a me sconosciuto. Qui le case sono molto simili a quelle peruviane e gli abitanti sono colorati come i loro vicini del Perù. Una cultura molto simile. L’unica differenza sta nel denaro: Qui anziché pagare con i Soles si usano i Bolivianos.
Giungo sulla riva del Lago Titicaca. Qui mi attende la mia guida. Una donna boliviana coltissima che mi racconterà per filo e per segno la storia Inca e ante Inca. Ma la prima visita da lei guidata è per la splendida “Basilica di Nostra Signoria”. Ultimata nel 1619 è una delle chiese più antiche della Bolivia. Fu costruita sopra il tempio Kotakawana e al suo interno si trova la statua de “La virgen de la Candelaria”.


Torno verso la riva del lago, e osservando l’orizzonte mi incanto. Questa parte di lago è ben diversa da quella peruviana. L’acqua è limpida, cristallina e si può vedere il fondo, cosa che era impossibile nel lato peruviano a causa dell’acqua torbida e scura.
Salgo sul traghetto che mi condurrà sull’ Isla del Sol, chiamata anche l’isola Titicaca, l’isola più grande di tutto il lago.
Qui ci hanno vissuto nei secoli passati gli Aymara e gli Inca, e le lingue parlate sono il Quecha e lo Spagnolo. l’isola è particolare a causa dei suoi terrazzamenti Inca disegnati nel terreno che ancora oggi vengono sfruttati dagli abitanti del posto per coltivare prodotti agricoli. Salgo le scale di una scalinata che mi conduce verso una fonte d’acqua naturale che scorge tra le rocce. Qui gli Inca, bagnandosi la fronte, acquisivano l’energia del dio sole Inti.  Faccio la stessa cosa e con mio grande stupore noto dalle foto scattate dalla mia guida, che un raggio di sole mi pervade proprio nel momento del mio sfiorare l’acqua portandola sul mio viso. Rimango senza parole e non so darmi spiegazione di questo strano evento naturale. La risposta me la dà la mia guida dicendomi che Inti era sceso su di me e mi aveva donato la sua energia.

Ci voglio parecchi minuti prima che mi riprenda dall’episodio appena accaduto. Emozionato, mi sento al settimo cielo e penso di essere stato un “prescelto” da Inti. Insomma non capita a tutti di ricevere la sua energia e vederla catturata in una foto!.. proseguo il mio giro per l’isola entrando in diverse abitazioni abitate dagli antichi visitando il santuario dedicato al Dio Inti (sole)
Giungo in un punto magico dell’isola laddove di fronte al mio sguardo oltre l’acqua del lago spunta la sagoma rocciosa di un’altra isola molto più piccola ma importante: l’Isla della Luna. La leggenda narra che dal lago in prossimità di dove sorge l’isola uscirono Manco Capac e Mama Oclo per fondare la città di Cuzco, da dove avrebbe avuto luogo quello che sarebbe diventato l’impero Inca.

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Sguardo verso l’isla della luna

Seduto sulla riva rocciosa del lago percepisco questa magia, questa energia. Mi sento un piccolo sassolino in mezzo a questo mondo mistico composto da rocce, acqua, pietre, sentieri, erbe, alpaca e lama. Ma quanto mi attira tutta questa magia… non lo so spiegare, so soltanto che sono parte di tutto questo.. sono parte della Pachamama… Sono felice, mi sento libero, leggero, vuoto di negatività e pieno di energia…
Mi fermo a pensare, sento il profumo dell’acqua stagnante e vedo il blu del lago confondersi con l’azzurro del cielo. E’ come se mi tuffassi nel cielo volando nell’acqua del lago. Mi lascio trasportare dai profumi delle erbe dell’isola che per gli abitanti sono gli unici medicinali conosciuti. L’isola è selvaggia, Incontro pastori con il loro gregge di pecore, vedo alpaca e cavalli in libertà.

Ma il mio sguardo curioso ricade un ultima volta sull’Isla della Luna. A quel punto le parole della mia guida colmano la mia sete di curiosità raccontandomi che in passato nell’epoca Incaica vi era un tempio chiamato Inacuyo ovvero il Palazzo delle vergini del Re. Sull’isola della Luna poteva entrare solo il Qhapaq Inca ovvero “il sovrano dell’impero Inca”. ” <<Hai capito.. mica scemo il Re “>>.. penso io sghignazzando…

Ma è tardi e devo ritornare in Perù. Lascio questo posto più ricco spiritualmente, ancora sorrido mentre ripenso al raggio di sole che mi ha illuminato sulla fonte d’acqua Inca. Credo che tutti abbiamo uno o più scopi nella vita, e uno di questi per me era quello di imparare dalla cultura Incaica. Ho provato delle sensazioni e un energia incredibile a Cuzco , moltiplicata all’ennesima potenza a Machu Picchu. Ora ricevo un raggio di sole dal Dio Inti qui sull’Isla del Sol, proprio dove secondo la leggenda nacque l’impero. Ringrazio gli antichi Inca per tutto quello che sto vivendo. Forse sanno che sono come loro e che possono fidarsi di me. Probabilmente mi volevano qui per far si che potessi poi trasmettere al mondo attuale un po’ della loro cultura e far capire agli uomini quanto sia importante per noi la natura della Pachamama ( Madre Tierra)  proprio come lo era stata per loro.

 

 

Diario di Viaggio Perù – LIMA-

IL MIO PERU’
– Diario di viaggio-
Finalmente è arrivato il grande giorno. Sono pronto per partire per il mio primo viaggio in solitaria. Ho scelto il Perù perché per me vuol dire raggiungere “la meta dei miei sogni”. Questa terra rappresenta la storia della civiltà più affascinante di sempre. Gli Inca. Ahimè i conquistadores spagnoli con la loro invasione, hanno lasciato ben poco della cultura di questà civiltà. Ma la città di Cuzco e l’incredibile cittadella di Machu Picchu hanno ancora tanto da comunicarci compresa la loro incredibile energia.
Inoltre per la maggior parte del tempo sarò lassù tra le Ande accompagnato dal mio zaino, il mio amico fedele, e mischiare la mia sete di conoscenza della storia con la fame di avventura dei selvaggi sentieri delle foreste, dei fiumi, dei laghi e dei Canyon sudamericani rappresenta per me il massimo. Il mio viaggio durerà 20 giorni. Ve lo racconto..
………….
11- 12- 13 Agosto
….
– Partenza dall’Italia e arrivo a Lima. –
Parto da Milano Malpensa e faccio scalo a Barcellona. Riparto e atterro all’aereoporto di Lima di notte alle 00,30 ora locale peruviana del 12 agosto.
Li mi attende un’autista che mi porta in albergo. Sono molto stanco ma incuriosito cerco di osservare dall’auto il mio primo scorcio della capitale peruviana. Passo da quartieri non molto eleganti ma finalmente giungo a Miraflores uno dei quartieri turistici e sicuri di Lima. L’albergo è carino e la mia stanza molto umile e semplice. Cerco di addormentarmi, sono cotto, in aereo avrò dormito solo un’ora.

 

 

Mi sveglio alle 9,00 dormendo forse quattro ore. Apro gli occhi ma non connetto ancora bene. Stento a crederci ma sono in Perù…ce l’ho fatta! Mi faccio una doccia e scendo per fare Desajuno (colazione) Non è male! fette di torta, pane e marmellata succo di frutta. Cè anche il caffe ma non “espresso” però. Beh sempre meglio che niente.

Qui a Lima vive un mio caro amico, trasferitosi ormai più di tre anni fa. Si chiama Alberto e comunicando con lui dall’Italia, mi ha dato una grande mano per l’organizzazione del mio viaggio.
Lo avviso via messaggio del mio arrivo e mi faccio consigliare una zona tranquilla da visitare da solo. Mi consiglia di andare a Miraflores Larcomar o nel quartiere di Barranco. Ma da buon amico mi dice di tenere sempre gli occhi ben aperti. Qui siamo in sudamerica e perdersi finendo in qualche quartiere malfamato è un attimo.
La mia prima camminata solitaria per Lima è fantastica. Osservo la gente, i loro vestiti, i modi fare, le abitazioni, le loro automobli e i loro negozi. Mi guardo intorno incuriosito e affascinato. Arrivato a Larcomar con grande emozione vedo il primo elemento che mi fa capire definitivamente di essere in Perù: L’immenso Oceano Pacifico.
Bellissimo, enorme e si sente il forte rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia. Resto per un istante muto ad a osservarlo. Lo osservo dall’alto perché sotto i miei piedi un’altissima scogliera mantiene questa parte della città di Lima ad un’altezza superiore di circa un centinaio di metri sull’oceano. Quasi a protteggerla. Soffia un forte vento e i surfisti sulla spiagga ne gioiscono.

 

 

Nonostante qui è inverno non fa ne freddo ne caldo. Indosso una felpa.
I peruviani sono molto cordiali e gentili. Nel pomeriggio prendo un taxi e faccio una sorpresa ad Alberto raggiungendolo nel negozio dove lavora. Che bello rivederlo! ci abbracciamo.
Riprendo il taxi e dopo aver cenato torno in albergo. Sono troppo stanco a causa soprattutto del fuso orario e penso che tra due giorni inizierà il mio tour de force sulle Ande…Vado a dormire presto alle 21,00 crollo nel mondo dei sogni..
Ho dormito troppo quasi dieci ore, ma cosi facendo ho recuperato un pò di sonno causato dal jet leg!
Prendo il mio zaino ed esco in esplorazione per la città. Lima è una città caldissima sotto il profilo del traffico automobilistico. Sono tutti dei pazzi. Suonano in continuazione il clacson e non seguono nessuna regola, tutti cercano di superarsi a vicenda tagliandosi la strada. Non guardano i divieti ma almeno si fermano ai semafori rossi. La cosa strana è che i poliziotti non fanno nessuna multa e non fermano nessuno.
In compenso i tassisti sono simpaticissimi. Alcuni ballano mentre guidano con la musica latina dell’autoradio. Il trucco con loro è trattare sempre ogni corsa, se ti chiedono 20 soles tu gli dici che paghi 10 e cosi via..
lo stessa cosa la si fà nei negozi. Bisogna trattare tutto dall’acquisto di una maglietta bianca al più colorato dei maglioni d’alpaca. Solo nei ristoranti non si tratta.

 

 

Verso mezzogiorno incontro il mio amico Alberto con sua moglie Wendy e la loro piccola Luciana e mi portano a mangiare in un ristorante a buffet dove posso assaggiare quasi tutti i piatti tipici peruviani. Il cibo peruviano è buonissimo, una delle cucine più rinomate al mondo. Infatti rimango a bocca aperta.. ma poi beh, la chiudo per masticare! Si passa da buonissimi antipasti di zuppe a piatti a base di patate. Qui ne esistono più di trecento tipi. Poi il rocoto relleno, un grosso peperone piccante ripieno di carne e formaggio fuso. La palta a la reina un avocado con isalata russa. Anche il pesce è squisito! tra i piatti tipici il Pescado a la macho, la Chupe, e il Ceviche. Poi la carne con filetto di vitello, agnello o alpaca, il Lomo saltado, il Pollo Asado. Infine i dolci con il dulce de leche e il suspiro limeno. Questi sono solo alcuni dei piatti che ho assaggiato.
Prima però abbiamo iniziato con un buon bicchiere di Pisco Sur, un cocktail tipico del Perù.
Brindiamo a questo mio viaggio e al nostro incontro. In serata li saluto e orgogliosi mi fanno un grande in bocca al lupo per il viaggio che sto per intraprendere da solo sulle Ande. Sanno che sarà un tour de force avventuroso. Ma io sono pronto e domani ho l’aereo per Cuzco! la capitale dell’impero Inca.. Mi aspettaranno poi altre meraviglie tra cui il sogno della mia vita: Machu Picchu…