MADRID- diario di viaggio

Dici e pensi a Madrid e la prima cosa che ti viene in mente è la parola “movida!”… Ma vi assicuro che c’è molto altro…

Alloggio in un quartiere poco lontano dalla stazione dei treni di Atocha e ogni giorno a piedi con il mio immancabile zaino in spalla, macino chilometri per esplorare la calorosa città.

Ma questo mio diario voglio iniziarlo al contrario, ovvero dalla “noche”… Tutto inizia al tramonto camminando affamati, attirati dalle luci e i profumi dei suoi ristoranti. Come tori attratti da un panno rosso, si finisce al loro interno gustando tapas, paella e sangria. L’atmosfera spagnoleggiante fa il resto, riempiendo l’arena notturna dei locali madrileni di gente. Ha ufficialmente inizio la movida, dove non solo panni rossi ma di ogni colore, fanno ballare insieme tori, toreri e ballerine…

Di giorno il suo fascino è quello di una città elegante, vestita sempre con abiti colorati ma con quello spiccare di rosso e giallo in più. Camminando per le sue caratteristiche vie, si percepisce subito di essere nella calorosa Spagna. il bello di questa città è che nonostante contenga molte infrastrutture moderne sia comunque riuscita mantenere intatta la sua storia e originalità.

Appena si giunge qui non si può non recarsi nella Plaza Major. Di forma rettangolare e attorniata da porticati, è la piazza principale della città. Dopo una stancante camminata zaino in spalla bisogna recarsi allo storico Mercado de san Miguel! uno dei pochi mercati coperti di Madrid in stile Liberty, dove tra i vari prodotti tipici si può assaporare il mitico Jambon Iberico e il Pata Negra… non cè nulla di meglio di un bel panino per integrare la fame di curiosità.

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Parque de Retiro

Madrid è una città verde piena di parchi tra cui il Parque del Retiro. Al suo interno un enorme giardino lo attraversa, e un grande lago artificiale fa da specchio al monumento ad Alfonso, principale punto d’interesse del parco. Io e i miei compagni di viaggio specchiandoci nel lago, ammiriamo in lontananza l’immagine imponente del monumento. Ma ricordandoci di essere nel paese della “fiesta” posiamo gli zaini e ci rechiamo ad un cherenguito per sorseggiare altra sangria!

Girovagando per le affascinanti vie, giungiamo davanti al più antico ristorane del mondo: il “Sobrino de Botin”. La sua nascita è datata 1725. Purtroppo possiamo solo guardarlo da fuori perché i prezzi all’interno sono inaccessibili per noi!!!

i giorni successivi mi reco in uno dei più imponenti e splendidi palazzi d’Europa: il Palacio Real, residenza ufficiale del Re di Spagna. Al suo interno immense sale, quadri, statue e tanta ricchezza sanciscono quella che era ed è la potenza dei reali di Spagna. Davvero affascinante. La cosa che più inorgoglisce è che la maggior parte delle sue opere d’arte sono create dalla mano di artisti italiani. Vi sono pitture del nostro Bernini e una sala contenente una collezione unica di violini costruiti dal nostro Antonio Stradivari.

Il museo del Prado completa la vena artistica della città. Al suo interno uno dei miei quadri preferiti: Il Giardino delle delizie  la più famosa opera del pittore Bosch. Il dipinto raffigura tre scene che da sinistra verso destra rappresentano l’umanità. Nel primo riquadro vi è la creazione con un giardino dell’Eden rigoglioso e Adamo ed Eva, nel pannello centrale figure di uomini e donne nude, animali immaginari, frutti e nel pannello di destra vi è rappresentato l’inferno con demoni e la natura distrutta. Secondo l’immaginario di alcuni, l’autore vuole ammonire l’umanità per aver portato il mondo da un giardino meraviglioso qual’era ad una prossima distruzione… attraverso i suoi vizi, il suo capitalismo, le guerre e l’inquinamento… Un quadro che non smette di apparire nella mia mente. Dovremmo tutti possedere una sua copia sul nostro comodino e ammirarlo ogni mattina e sera. Ma sopratutto dovrebbero vederlo i potenti della terra che senza scrupoli ci stanno portando verso il terzo pannello di quel quadro. Vi lascio con sua l’immagine sperando che serva come riflessione per migliorare la vita del nostro splendido pianeta. Buena vision…

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“Il Giardino Delle Delizie” esposto al museo del Prado

Alessandro Cusinato