Proseguiamo il nostro viaggio salendo sempre più a nord seguendo la Highway 1 in direzione Broome. Sterminati chilometri di deserto ci accompagnano. Dopo tre giorni di viaggio senza acqua e servizi igenici finalmente troviamo un camping e qundi una doccia. Wow! Per me, Giorgia, Marco e Nicolas è quasi un sogno. Finalmente ci laviamo con acqua e sapone! Qui conosco una famiglia che sta girando in bici l’Australia. Rimango molto affascinato dalla loro impresa.
Ripartiamo e finalmente entriamo nel Kimberly! Da qui in poi saremo nel regno dei coccodrilli marini chiamati Salty… ogni specchio d’acqua d’ora in poi può risultare pericoloso, per cui occhi aperti! Il paesaggio cambia ancora. Appaiono i primi Baobab. Bellissimi e impetuosi che allargano le loro “braccia” sulla pianura desertica australiana. Il rosso sparisce e appare un leggero giallo. E’ il colore della terra arida e delle piante assetate e rinsecchite di questo luogo magico della nostra terra.

Il viaggio è lungo e il caldo è tanto ma ormai ne siamo abituati. Ci fermiamo a dormire in un’area di sosta per campeggiatori dove un cartello con una scritta rossa cattura la nostra attenzione: ” DANGER! WILD DOG POISON BAITS: ARE LAID ON PASTORAL STATIONS ACROSS THE KIMBERLY- SECURE LIVESTOCK E DOMESTIC ANIMALS”. Insomma ci avvisano che ci sono esche avvelenate per i dingo (cani selvatici). Il nostro pensiero va immediatamente al nostro Choko. Bisogna stare attenti che il nostro compagno di viaggio non ingoi nessuna di quelle esche. L’indomani arriviamo a Broome ma solo dopo essere stati fermati da un posto di blocco della polizia australiana. Tutto bene e ripartiamo. La mattina visitiamo un luogo che affaccia su una spiaggia incredibile: Il Minyrr Park. Per gli Yamura, i primi nativi del Western Australia, questa spiaggia che appare come un canyon di scogli rossi sull’oceano, è terra sacra. Resto meravigliato dai colori di questo luogo per me unico al mondo. Il contrasto tra il blu del cielo, l’azzurro dell’oceano e il rosso degli scogli colora e rallegra l’anima sprigionando una coltre percepibile di energia. Probabilmente gli Yamura la sapevano davvero lunga…
La sera ci rechiamo nella spiaggia di Cable Beach. Un luogo importante perchè qui migliaia di uccelli migratori si fermano durante lo spostamento tra il continente australiano e quello asiatico. Ma noi non siamo qui per assistere a questo fenomeno della natura ( peccato!) ma per un altro valido motivo. Assisteremo a uno dei tramonti più belli al mondo… almeno cosi ci dicono… In totale relax mi sdraio sulla sabbia e mentre ammazzo il tempo leggendo un libro attendo che il sole si addormenti dentro l’oceano. Verso le 18,00 inizia lo spettacolo… Il sole assume il colore rosso della terra e lentamente si tuffa in mare colorando il cielo di un blu spaziale. Tutt’intorno un alone più chiaro riflette sulla superficie dell’acqua creando uno specchio di luci rossicce che si asciuga sulla sabbia della spiaggia.
Lasciamo Broome con gli occhi ancora intrisi dal meraviglioso tramonto e ci rimettiamo in viaggio sulle nostre jeep in direzione Darwin. Sarà una tappa dura perchè lunga 1870 chilometri da trascorrere interamente nel deserto dell’Outback. Facciamo scorte d’acqua e di cibo e ci prepariamo a vivere un altro viaggio nel viaggio. Che emozione! vagheremo per tre giorni pieni nel deserto per poi ritornare alla civiltà, conosciuta con il nome di “Darwin”. Dopo tanto deserto, lungo la strada incontriamo le prime paludi d’acqua dolce abitate dai coccodrilli. La sera ci accampiamo lungo la strada in mezzo alla natura più selvaggia. Decine di specie di uccelli cantano nel bush, mentre un tramonto magico scende illuminando la sagoma impetuosa di un Baobab che da buon padre protegge la terra rossa dell’Outback. Ci addormentiamo in tenda davanti a un fuoco. Buonanotte cara Australia…
Dopo quasi 5000 chilometri “on the road” usciamo dal Western ed entriamo nel Northen Territory. Mi porto dietro emozioni sporche di terra rossa del deserto, canyon, spiagge incontaminate e nottate in tenda sotto un cielo stellato come non avevo mai visto prima. E ora avanti! la strada procede verso l’ancor più selvaggio nord australiano… Ancora un giorno di viaggio e finalmente arriviamo a Darwin! la città australiana per eccellenza con i suoi fiumi e il mare pieno di “Croks” (coccodrilli) e casette di legno abitate da aborigeni. ( Cosi la immaginavo) Ma anzichè case di legno noto con mio grande dispiacere che il cemento ne fa da padrona con i suoi palazzi degni di una piccola metropoli. Già, questo perchè la città è stata ricostruita dopo l’uragano che l’aveva distrutta. Di aborigeni poi ne è piena, peccato che siano in gran parte ubriachi… insomma nessuna tribù nomade che segue di notte la luna e le stelle ma tanti aborigeni civilizzati nullafacenti che vagano per la strada. La storia ci ricorda che Darwin è stata una delle poche città bombardate dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
Passeggiando sul lungo oceano decine di cartelli avvisano di non fare il bagno a causa della presenza di coccodrilli marini. Questo rende Darwin molto affascinante. Cmq noi un sassolino dalla scarpa ce lo vogliamo togliere e spostandoci una decina di chilometri più in là dal tratto di spiaggia segnalato come pericoloso perchè abitato dai coccodrilli, decidiamo di entrare a piedi nudi nell’acqua dell’oceano stando comunque sempre attenti ai Croks… Questo ci dona parecchia adrenalina tanto che ci immergiamo nell’acqua bassissima ( 30 cm) per qualche minuto sfidando gli stessi Croks!

Beh se ora sono qui a raccontarlo vuol dire che nessun coccodrillo ci ha visti e mangiato! per cui tutto bene!
Al prossimo racconto di tappa di questa meravigliosa terra australiana.
Alessandro Cusinato